Sarà la Corte d’Assise di Asti a scrivere un nuovo capitolo dell’intricata vicenda legata all’omicidio di Elena Ceste. È cominciato oggi, infatti, il processo nei confronti di Michele Buoninconti, il pompiere di 47 anni arrestato lo scorso 29 gennaio con l’accusa di omicidio e occultamento di cadavere della moglie.
La prima udienza si è chiusa in mattinata, mentre il processo è stato aggiornato al 22 luglio, quando è previsto il confronto tra accusa e difesa sulla perizia sulle celle telefoniche. Il compito degli avvocati di Buoninconti, Girola e Tortorogli, sarà arduo.
L’obiettivo della difesa sarà quello di smontare la tesi dei pm che vede in Buoninconti il responsabile dell’omicidio e del successivo occultamento del cadavere della donna poi ritrovato dopo mesi nel canale di scolo del rio Mersa.
Anche in caso di condanna, Buoninconti potrà comunque beneficiare dello sconto di un terzo della pena in virtù del rito abbreviato. Il giudice Amerio ha convocato il pm Laura Deodato, che ha coordinato le indagini, e gli avvocati Carlo Tabbia e Deborah Abate Zaro che assistono la famiglia Ceste.