Sembra destinata ad allungarsi ulteriormente la lista delle richieste di rinvio a giudizio del pm Roberto Di Martino nell’ambito dell’inchiesta di Cremona sul calcioscommesse. Secondo quanto riportato da ‘La Gazzetta dello Sport’, le posizioni di Cristiano Doni e dell’Atalanta tornano prepotentemente d’attualità dopo la squalifica di tre anni e mezzo del giocatore e i 6 punti di penalità inflitti al club per i fatti risalenti ad Atalanta-Piacenza del 19 marzo 2011.
Dalle carte del pm Di Martino spunta infatti un’altra partita, quella tra Crotone e Atalanta, risalente sempre al 2011, con una chat tra Doni e il portiere Santoni dalla quale viene fuori anche il nome di Stefano Colantuono, che è da poco diventato il nuovo allenatore dell’Udinese. L’Atalanta, per responsabilità oggettiva, rischia adesso non solo di andare incontro ad un’altra pesante penalizzazione, ma soprattutto la retrocessione in Serie B.
Ma non è finita qui, perché ad arricchire il filone di indagini potrebbe pensarci il caso-Lazio. Il club biancoceleste, che per l’omessa denuncia del suo capitano Stefano Mauri se l’era cavata con una semplice ammenda, è tornato al centro delle attenzioni di Stefano Palazzi, che secondo alcune indiscrezioni sembra intenzionato a istruire un nuovo procedimento disciplinare.
A indurre all’intervento il procuratore federale sarebbero le pesanti rivelazioni dello ‘zingaro’ Ilievski sulle partite Lazio-Genoa e Lazio-Lecce, che vedono protagonista sempre Mauri nello stesso match ma nell’ambito di fatti diversi e più gravi.