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ADHD, arriva l’app per aiutare i bambini iperattivi

Insegnanti, genitori e terapeuti quotidianamente impegnati, a scuola o a casa, ad affrontare il comportamento problematico di bambini affetti da Adhd (il disturbo di iperattività), potranno da adesso contare su uno strumento in più di condivisione e confronto. Si tratta dell’app realizzata nell’ambito del progetto europeo ‘Whaam‘ (Web Health Application for Adhd Monitoring), disponibile all’indirizzo https://app.whaamproject.eu.

Obiettivo del progetto, a cui il Cnr partecipa come capofila attraverso l’istituto per le tecnologie didattiche (Itd) di Palermo, è quello di contribuire a creare una rete di supporto e monitoraggio del disturbo, offrendo la possibilità di condividere in rete osservazioni ed esperienze.

“L’app, scaricabile direttamente sullo smartphone, consente a chi assiste bambini iperattivi o con deficit di attenzione di condurre un’osservazione continua del comportamento problematico all’interno di un periodo osservativo programmato – spiega Antonella Chifari (Itd-Cnr), coordinatore – . I dati acquisiti sono suddivisi in tre differenti momenti: la descrizione degli eventi antecedenti l’innesco del comportamento, il problema in sé e le conseguenze che lo mantengono nel tempo. Tali dati sono condivisi tra tutti i membri della rete sociale, e permettono al terapeuta di individuare le migliori strategie di intervento secondo un approccio terapeutico ed educativo basato sulla rigorosa osservazione dei fatti”.

L’applicazione rappresenta una delle forme di intervento che possono aiutare il trattamento di un soggetto affetto da Adhd. “Whaam è un primo passo per promuovere un approccio culturale socialmente condiviso del disturbo, che non si limiti al rapporto genitore/terapeuta, ma che possa coinvolgere anche altre figure cruciali”.

Non un progetto “chiuso” all’Italia: vi partecipano anche il politecnico di Porto (Portogallo), il National Attention Deficit Disorder Information and Support Service (Inghilterra), l’università di Salonicco (Grecia) e il Trinity College di Dublino (Irlanda). “In ogni Paese abbiamo coinvolto più soggetti – continua la dottoressa Chifari – con l’obiettivo di contribuire a costruire una rete di esperti in grado di indirizzare e seguire genitori e insegnanti interessati a questo tipo d’intervento”.

Autori dello sviluppo del sistema sono i ricercatori, tecnologi e tecnici dell’Itd-Cnr Gianluca Merlo, Giuseppe Chiazzese, Alberto Mirisola, Onofrio Di Giuseppe e Luciano Seta in collaborazione con i partner greci dell’università di Salonicco. “La sigla del progetto richiama un famoso quadro di Roy Lichtenstein – spiega Seta – dove con vividi colori rosso e giallo è rappresentata l’esplosione di un aeroplano da guerra colpito dal nemico. Un’immagine forte, che ben rappresenta la forza dirompente e deflagrante che a volte può caratterizzare l’interazione con un soggetto iperattivo”.

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Si24 è un quotidiano online di cronaca, analisi, opinione e approfondimento, fondato nel 2013 e con sede a Palermo. Il direttore responsabile ed editore è Maria Pia Ferlazzo.

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