Brutte notizie per Antonio Conte nell’ambito dell’inchiesta sul calcioscommesse di Cremona. Il pm Roberto di Martino ha infatti intenzione di chiedere il rinvio a giudizio dell’attuale ct della Nazionale Italiana, che come trapelato qualche settimana fa, potrebbe addirittura pensare di rassegnare le dimissioni prima dell’Europeo qualora il dibattimento dovesse protrarsi ancora a lungo.
L’ex tecnico della Juventus era finito nelle indagini per due partite di Serie B risalenti alla stagione in cui era alla guida del Siena: si tratta di Albinoleffe-Siena (1-0, 29 maggio 2011) e Novara-Siena (2-2, 30 aprile 2011): secondo quanto riportato dal ‘Corriere della Sera’, per uno dei due match la sua posizione sarebbe stata archiviata.
I legali di Conte dovranno adesso decidere se giocarsi o meno la carta del giudizio immediato, che implicherebbe la rinuncia all’udienza preliminare dinanzi al Gip con la speranza di accorciare i tempi per arrivare al verdetto: il rito immediato si terrebbe in autunno. A spaventare gli avvocati del ct sono la durata del dibattimento, che potrebbe protrarsi ancora per anni, e il rischio della prescrizione, che non allontanerebbe del tutto le ombre sul tecnico pugliese.
L’obiettivo di Conte è senza dubbio quello di arrivare a Euro 2016 con la mente sgombra, ma se si profilasse la possibilità di presentarsi in Francia con l’inchiesta ancora in atto, il ct potrebbe tornare a valutare l’eventualità di lasciare l’incarico.
Intanto il presidente della Figc Carlo Tavecchio, che in giornata ha fatto visita al procuratore federale Stefano Palazzi per fare il punto sulle inchieste riguardanti gli illeciti nel mondo del calcio, si è espresso anche sulla vicenda Conte, assicurando che “il rinvio a giudizio non è una condanna”.
Tavecchio ha poi detto di aver avuto un confronto con Conte, allontanando la possibilità che il tecnico lasci l’incarico da ct della Nazionale Italiana nel caso in cui l’inchiesta di Cremona dovesse andare per le lunghe: “Ci ho parlato questa mattina e non ci sono novità: resta al suo posto rispettando il contratto”, ha dichiarato il presidente federale.