Occhi puntati sul referendum greco di domenica 5 luglio: ad ammetterlo è la banca d’affari Société Générale, che dice di “mantenere al 60% la possibilità che, dopo tutto, sarà raggiunto un accordo semi-stabile. In questo modo, sarà permesso alla Grecia di restare nell’Euro, ma sarà un processo lento”.
La banca ha continuato: “Al di là di come finisca il referendum, sono possibili poi delle nuove elezioni. Se il cronoprogramma resta lo stesso, è possibile che la Grecia non solo non sia in grado di rispettare la scadenza della fine di giugno con il fondo monetario, ma neanche quella con la BCE del 20 luglio”.