Sul palco del festival di Glastonbury il rapper Kanye West ha cantato un’inaspettata “Bohemian Rhapsody”, i Florence and the Machine hanno suonato “Times Like These” per onorare l’assenza dei Foo Fighters, ma quello che nessuno poteva immaginare era l’arrivo del Dalai Lama, emerso dal backstage durante il concerto di Patti Smith.
Per il suo ottantesimo compleanno, gli auguri sono arrivati dall’intera platea del festival. “Gli siamo grati del suo amore per l’umanità – ha spiegato Patti Smith, che spesso è apparsa anche sul palco del concerto di beneficenza per il Tibet – e per l’aver reso la gente consapevole dell’importanza di salvare il pianeta”. L’organizzatrice del festival, Emily Eavis, ha poi accompagnato gli auguri della platea intonando il buon compleanno, mentre lui tagliava una fetta di torta.
“Quei cantanti, quei musicisti, la maggior parte di voi ha i capelli bianchi – ha ironizzato il Dalai Lama – ma le loro voci e le loro azioni sono bellissime, molto energiche. Questo mi incoraggia. Adesso ho 80 anni, ma dovrei essere più come voi, più attivo”.
Prima di assistere al concerto di Glastonbury, il leader buddhista ha preso parte a un comitato che chiede agli Stati Uniti e alla Russia di smantellare le loro armi nucleari, e ha chiesto alle nazioni di vedere l’ambiente come un problema globale.
“In questo preciso momento, in qualche parte del mondo – come in Siria, Iraq, Nigeria e qualche altro posto – si stanno uccidendo, tra esseri umani e esseri umani. Impensabile. E quel che è peggio è che il conflitto, in cui ci si ammazza, è in nome della fede“, ha spiegato il Dalai Lama, durante un altro discorso, tenuto allo Stone Circle di Glastonbury. “Bisogna rivedere anche la parola jihad come emozione costruttiva che combatte quelle distruttive: uso questo tipo di jihad giornalmente, durante le mie cinque ore di meditazione”.