La polizia turca è intervenuta con estrema violenza per disperdere il Gay Pride di Istanbul, facendo ricorso a gas lacrimogeni e cannoni ad acqua per disperdere migliaia di manifestanti radunati pacificamente nel centro della città. Quando i manifestanti hanno scandito slogan denunciando il “fascismo” del regime del presidente islamico conservatore Recep Tayyip Erdogan, gli agenti, numerosi e in assetto antisommossa all’ingresso della zona pedonale di Istiklal, hanno caricato la folla sparando anche proiettili di gomma.
Oltre alla polizia, anche un gruppo di uomini in abiti civili, nazionalisti e musulmani conservatori riuniti nel luogo dove doveva tenersi la marcia gay, hanno attaccato i giornalisti presenti, alcuni dei quali sono stati feriti. La polizia, secondo alcuni testimoni, non ha impedito questa aggressione. La marcia del Gay Pride, alla sua 13esima edizione a Istanbul, quest’anno è coincisa con il mese del Ramadan. Negli anni precedenti si era svolta senza particolari tensioni né incidenti. Alcuni deputati dell’opposizione socialdemocratica hanno tentato di negoziare con la polizia affinché non intervenisse per disperdere la manifestazione pacifica. Almeno 5 manifestanti sono stati arrestati.