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“La traccia della sirena” di José Luis Correa, un viaggio indimenticabile a Las Palmas

La prima cosa che ho pensato finendo di leggere “La traccia della sirena” di José Luis Correa (Del Vecchio Editore) è stata: “Ma quando parte il primo volo per Las Palmas?”.

Sì perché Correa mi ha fatto innamorare di quest’isola, dei suoi colori, dei suoi sapori (munitevi di carta e penna per segnare tutti i piatti tipici e tutti i ristoranti menzionati!!). E si fa presto anche a prendere in simpatia il detective Ricardo Blanco.

Che non ha nulla del macho, ma piace. Che non ha il “physique du rôle” ma affronta il pericolo con coraggio (o probabilmente incoscienza, come gli sottolinea più volte il suo adorato nonno). Che vuole essere duro, quando in realtà ha un cuore tenero (e dovrebbe decidere ad uscire con la sua segretaria una volta e per tutte!).

Un romanzo perfetto per l’estate, perfetto perché è piacevole, le pagine scorrono fluide e la narrazione incalza fino all’ultimo. Un giallo ben costruito anche se con cliché quali mafia, droga e prostituzione che potrebbero far storcere il naso agli amanti del genere. Ma lo humore nero di Correa merita davvero di essere scoperto, così come

Ma vale la pena farsi trascinare a Gran Canaria. Un viaggio davvero indimenticabile. 

Azzurra Sichera

Chi mi conosce ha smesso di comprarmi pigiami e mi regala libri; detesto avere gli occhiali sempre sporchi; soffro di dipendenza da carboidrati; amo e odio la mia città, Palermo, così come non sopporto gli stereotipi sulla Sicilia e i siciliani; la prima cosa che faccio quando inizio un libro è leggere i ringraziamenti; amo le tazze e colleziono "L'apologia di Socrate" di Platone in tutte le lingue.

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Azzurra Sichera
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