Stima e monitoraggio dell’evasione fiscale, revisione del sistema sanzionatorio, interpello e contenzioso, riscossione e riorganizzazione delle Agenzie fiscali. Questi i punti fondamentali sui quali interverranno i cinque nuovi decreti legati al Fisco approvati dal Consiglio dei ministri. Per Matteo Renzi si tratta di un “importante ulteriore elemento di chiarezza”.
“L’Agenzia delle Entrate è vista sempre più come consulente e non controparte del cittadino”, ha detto il premier. Per il ministro dell’Economia Padoan i decreti “creano un quadro di maggiore chiarezza per il cittadino e migliorano i rapporti dei contribuenti con il Fisco”. Ma sono le norme sul contenzioso ad introdurre i principali elementi di novità.
“L’immediata esecutività delle sentenze: se il cittadino ottiene il riconoscimento di un rimborso – ha puntualizzato Padoan – non deve aspettare anni per avere i soldi ma li può avere immediatamente”. Questi, in estrema sintesi, i punti fondamentali che caratterizzano i cinque decreti sul fisco approvati dal Cdm:
Riscossione – Riorganizzazione e semplificazione delle norme in materia di riscossione: riduzione dell’aggio per Equitalia che passa dall’8% al 6%.
Imprese – Revisione delle agevolazioni fiscali e razionalizzazione: le somme risparmiate andranno nel fondo taglia tasse, destinato alla riduzione dell’Irap.
Sanzioni – Eliminata la tanto discussa norma che prevedeva la non punibilità delle frodi fiscali sotto il 3% dell’imponibile. Ridotte le pene per i reati più lievi.
Agenzie – Previsto un nuovo concorso per regolarizzare la posizione di 1.200 dirigenti dichiarati illegittimi dalla Cassazione.
Pagamenti – Possibile rateizzare i contributi dovuti. In caso di difficoltà, ampliate le possibilità di una maggiore dilazione.