La Corte Suprema degli Stati Uniti ha dato il via libera a matrimoni fra persone dello stesso sesso in tutti i 50 Stati dell’unione. La sentenza stabilisce che il matrimonio è un diritto garantito dalla Costituzione anche alle coppie omosessuali. Tutti gli Stati della federazione dovranno, quindi, permettere a due persone dello stesso sesso di sposarsi e riconoscere i matrimoni omosessuali contratti in qualsiasi parte degli Usa. Finora erano 37 quelli che avevano legalizzato le nozze gay.
“Sulla base della Costituzione, le coppie dello stesso sesso cercano nel matrimonio lo stesso trattamento legale delle coppie di sesso opposto e negare loro questo diritto significherebbe sminuire le loro scelte e la loro persona”, ha scritto il giudice supremo Anthony Kennedy, nel motivare il parere favorevole della maggioranza. “La limitazione del matrimonio alle sole coppie di sesso opposto può essere sembrata a lungo giusta e naturale, ma la sua incoerenza con il significato centrale del fondamentale diritto al matrimonio è ora manifesta”, ha aggiunto Kennedy. Con lui si sono schierati Stephen G. Breyer e tutte le donne: Ruth Bader Ginsburg, Sonia Sotomayor e Elena Kagan. Contrari i giudici più conservatori: John G. Roberts Jr., Antonin Scalia, Clarence Thomas e Samuel A. Alito Jr. Scalia ha parlato della sentenza come di “una minaccia per la democrazia americana”.
Ha esultato per la sentenza il presidente americano Barack Obama che con una serie di tweet ha definito la sentenza “un grande passo nella marcia verso l’eguaglianza. Le coppie gay e lesbiche ora hanno il diritto a sposarsi, proprio come tutti gli altri”.
Today is a big step in our march toward equality. Gay and lesbian couples now have the right to marry, just like anyone else. #LoveWins
— President Obama (@POTUS) 26 Giugno 2015