La Francia torna a tremare. Un nuovo attentato, dopo la strage di Charlie Ebdo, ha colpito il sud-est del Paese. Un uomo ha fatto irruzione in un impianto di gas industriale a Saint-Quentin-Fallavier, a 30 km da Lione nella regione del Rodano-Alpi, e ha aperto alcune bombole di gas provocando un’esplosione.
All’interno del complesso industriale è stato ritrovato un corpo decapitato. La testa sarebbe stata ritrovata coperta da alcune scritte in arabo. L’attentatore ha issato un drappo dello Stato Islamico.
Il presunto attentatore è stato arrestato: si chiama Yassin Salhi; con lui la polizia ha fermato sua moglie e sua sorella, presenti nel domicilio coniugale, così come un’amica della sorella. Una quinta persona viene ascoltata, ma non è in stato di fermo, si tratta del fratello di Yassin Salhi che si è presentato spontaneamente alla polizia.
Sahli, intorno alle 10 di venerdì mattina, avrebbe guidato un’automobile contro le bombole di gas,provocando un’esplosione che avrebbe potuto far saltare in aria tutto lo stabilimento.
Yassin e due dei suoi amici erano stati classificati come ‘musulmani duri, secondo informazioni contenute in due note redatte dai servizi di informazioni generali del dipartimento di Doubs, datate 2013 e 2014. Il sospetto attentatore, 35 anni, avrebbe effettuato in passato diverse consegne alla fabbrica Air Product, teatro dell’attacco terroristico; era stato posto sotto attenzione della GGSI l’anno scorso a seguito della redazione di due note informative dei servizi di informazione generali del dipartimento di Doubs nel 2013 e nel 2014. In quei documenti, gli agenti parlavano di Yassin Sahli e di due suoi amici, definiti ‘musulmani durì che volevano creare un istituto musulmano a Besançon. La seconda nota, datata maggio 2014, faceva riferimento ai segni di radicalizzazione di Salhi a seguito di segnalazioni arrivate dal vicinato a Besançon.
La vittima era un funzionario dell’impianto industriale. “Questo attentato ha fatto una vittima, un uomo di 50 anni che è stato vilmente assassinato”, ha detto il presidente francese François Hollande, al termine del Consiglio ristretto che si è svolto all’Eliseo in merito all’attentato nel sud della Francia. “Ci sono stati due feriti leggeri quando il veicolo è andato a schiantarsi contro delle bombole destinate ad esplodere. L’individuo, presunto responsabile, è stato fermato da alcuni vigili del fuoco particolarmente coraggiosi. Voglio rendere loro omaggio qui. Ora il tutto è vedere se ci sono complici. L’inchiesta lo dirà”.
Un nuovo consiglio ristretto presieduto da François Hollande è in programma per domani mattina alle 11 all’Eliseo per discutere dell’attacco compiuto nell’impianto di gas vicino Lione. Il premier Manuel Valls, che ha interrotto la visita in America Latina, sarà presente , assieme ai ministri degli Esteri Laurent Fabius, della Giustizia, Christiane Taubira, della Difesa, Jean-Yves Le Drian, e dell’Interno, Bernard Cazeneuve.
Il presidente Mattarella e il premier Renzi hanno mandato messaggi di solidarietà a Francois Hollande.