Don Mazzi che, da qualche tempo, ha accolto Fabrizio Corona nella comunità Exodus, vorrebbe che si spegnesse il clamore attorno al suo caso e afferma: “È vero che Corona ha fatto cretinate inspiegabili e smargiassate infinitamente stupide. Ho parlato a lungo con lui di queste cose. La giustizia, però, l’ha trattato in modo assurdo“.
Il sacerdote, che ha fondato la comunità cui Corona è stato affidato, si è sfogato sulle pagine di Famiglia Cristiana, spostando l’attenzione dal caso del “re dei paparazzi” al malfunzionamento della giustizia italiana: “Approfitto del caso per partire da lontano e mettere sul tavolo l’intera situazione carceraria italiana minorile e non minorile».
Il sacerdote che, in tanti anni di onorato servizio si è occupato di tante “pecorelle smarrite” come Lele Mora, Sara Tommasi o Erika De Nardo (passata alla storia per il Delitto di Novi Ligure in seguito all’uccisione della mamma e del fratellino con la complicità del fidanzato Omar), invoca il perdono da parte di tutta l’opinione pubblica.
Per il religioso, “non è un atto di debolezza e, tanto meno, una svalutazione del dolore immenso che certi giovani procurano ad innocenti rovinando intere famiglie. È un modo diverso, meno carcerario ma più auto-educativo e profondo: il solo capace di cambiare la morte in vita e l’offesa in perdono“.