Nuovi dettagli nell’ambito dell’operazione ‘Treni del gol’, l’inchiesta sulla compravendita di partite da parte del Catania. In seguito alla perquisizione a Roma dell’abitazione di uno dei sette arrestati (tra questi c’è anche il presidente del club rossazzurro Nino Pulvirenti), la polizia ha scoperto un vero e proprio “libro mastro” sugli illeciti commessi dal club etneo.
Nel documento sarebbero state annotate somme di denaro utilizzate per corrompere diversi giocatori. La polizia ha anche trovato documenti e appunti in cui sarebbero emersi elementi di rilievo penale che riguarderebbero le somme versate dal club siciliano ad alcuni “addetti ai lavori” al fine di alterare risultato di almeno cinque partite.
Alcuni agenti della Digos di Catania hanno inoltre sequestrato 100mila euro in contanti durante la perquisizione dell’abitazione di uno degli arrestati ritenuto il finanziatore del massimo dirigente della società calcistica etnea. L’ingente somma era nascosta in diversi punti del controsoffitto dell’abitazione dell’arrestato. La polizia ha anche scoperto un localizzatore di microspie a radiofrequenze.
Lunedì, intanto, il gip del tribunale di Catania, Fabio Di Giacomo, darà il via agli interrogatori di garanzia degli arrestati. Tra questi il presidente Pulvirenti, l’amministratore delegato Pablo Cosentino e Giovanni Luca Impellizzeri. Gli altri quattro indagati, che non si trovano nel capoluogo etneo, saranno sentiti da altri Gip su delega dell’ufficio dei Gip catanesi.