Continuano gli assalti dell’Isis al patrimonio artistico-culturale di Palmira, in Siria. Lo Stato Islamico ha distrutto due antichi mausolei vicino al sito archeologico romano, perché si trattava di un “simbolo di politeismo”. Lo si legge sul sito di Newsweek e di altri media che citano l’Osservatorio siriano per i diritti umani (Ondus). Uno dei mausolei fatti esplodere è quello dello sheikh Mohammad Ben Ali. L’Unesco sta verificando: “Non abbiamo ancora nessuna conferma”.
L’altro sacrario islamico antico distrutto è quello di Abu Behaeddin, una figura storica di Palmira. I jihadisti dell’Isis “considerano questi mausolei islamici contrari alla fede”, cioè una forma di idolatria, e perciò “hanno proibito qualsiasi visita ad essi”, ha detto Maamoun Abulkarim, direttore delle antichità del governo siriano.
Finora non risultano invece essere state distrutte le rovine romane di Palmira del I e II secolo, sito Patrimonio dell’Umanità dell’Unesco. Il sito, tuttavia, sarebbe stato “minato”.