“Il processo di una scoperta scientifica è, in effetti, un continuo conflitto di meraviglie”. Le “meraviglie” di cui parla Albert Einstein, per l’Università di Cambridge, sono racchiuse tutte dalla misteriosa composizione del DNA. Non sono infatti quattro le lettere che, come si era pensato finora, lo compongono, ma cinque. Dopo A (adenosina), C (citosina), G (guanina) e T (timina), ecco la nuova 5fC (5-formilcitosina).
Nata come una mutazione transitoria della “lettera” C (citosina), la formilcitosina è poi diventata un ‘mattone’ stabile del codice genetico dei mammiferi. È stata individuata nel Dna del topo dai ricercatori dell’Università di Cambridge, che pubblicano la scoperta su Nature Chemical Biology. Questa lettera aggiuntiva è stata trovata “in tutti i tessuti del corpo – spiega il coordinatore dello studio, Martin Bachman – anche se è presente a livelli molto bassi“.
La sua funzione? È ancora tutta da scoprire, ma la posizione ben precisa che occupa nella molecola della vita lascia supporre che possa modificarne la forma tridimensionale, alterando l’espressione dei geni: “Questo cambierà il modo con cui studiamo lo sviluppo e il ruolo che queste modificazioni possono giocare nell’insorgenza di alcune malattie”, ha spiegato il coordinatore dello studio Shankar Balasubramanian.