“…Agli insulti che ho subìto in quest’aula di Tribunale, vorrei rispondere con una preghiera che sono certo sia condivisa da tutte le persone presenti qui oggi. Una preghiera che rivolgo tutti i giorni di questa mia non vita alle persone che non ci sono più, le vittime di questo maledetto incidente. Sono queste le ultime frasi di quella dichiarazione spontanea interrotta, parole che la commozione mi ha impedito di riferire pubblicamente in questi tre anni”.
Così si legge nella scheda del libro “Verità sommerse” di Francesco Schettino e la giornalista Vittoriana Abate. Un libro – 608 pagine con illustrazioni inedite – dedicato “a coloro che quella notte sono stati colpiti negli affetti più cari”, poiché “a loro è dovuta la verità più che ad ogni altro”.
Il libro sarà presentato in anteprima mercoledì 24 giugno a Meta di Sorrento (Napoli), la città di Schettino. “Il libro – spiega Schettino – ripercorre con il mio racconto ed attraverso gli atti del processo, minuto dopo minuto l’incidente della Concordia dal 13 gennaio 2012 fino agli ultimi avvenimenti dopo la sentenza dell’11 febbraio 2015” con la quale, dopo il processo di primo grado, il comandante è stato condannato a 16 anni.
Nel libro ci sono le voci della scatola nera, le testimonianze rese al processo da numerosi passeggeri e membri dell’equipaggio, le intercettazioni ambientali inedite e quelle che vengono definite nel libro le “sviste” nelle indagini. “Ho affidato a queste pagine le mie riflessioni, le mie valutazioni e quegli aspetti emotivi che le hanno accompagnate e finora mai raccontate. Il libro è una risposta a tanti interrogativi rimasti in sospeso” conclude Schettino.