È finita nella notte la latitanza di Luigi Cuccaro, reggente dell’omonimo clan napoletano, ricercato da due anni. Cuccaro è stato scovato dai carabinieri a casa del cognato, nel quartiere Barra della città, roccaforte del clan, in un nascondiglio ricavato tra le pareti dell’ingresso, a cui si accedeva rimuovendo un attaccapanni. Un escamotage ormai consueto, per i latitanti di camorra.
I carabinieri hanno dovuto fronteggiare anche una sollevazione della gente del quartiere che ha tentato di strappare Cuccaro dalle mani dei militari.
A tradire Cuccaro è stata una festa per il suo onomastico. Per questo, il boss è uscito alla sua tana; alla festa doveva incontrare la moglie e il figlio piccolo a casa del cognato.
Il capoclan è destinatario di tre ordinanze di arresto emesse su richiesta della Direzione distrettuale Antimafia per omicidio, associazione per delinquere di tipo mafioso e associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti e al contrabbando.
I militari, da tempo, tenevano sotto controllo la roccaforte del clan, il quartiere Barra di Napoli, dove si erano concentrate le ricerche del latitante.