Il premier greco Tsipras dice di veder più vicino un accordo, ma l’Europa è scettica e sempre più preoccupata. Il vertice dell’Eurozona di lunedì sarà l’ultima possibile per evitare la drammatica eventualità di un default della Grecia ed il presidente della Commissione Ue Juncker evoca lo spettro della Grexit.
La Bce concede liquidità d’emergenza inferiore alle richieste, i fondi basteranno solo fino a lunedì. E ad Atene i cittadini cominciano a ritirare soldi dai bancomat: 4 miliardi in quattro giorni, anche se non c’è ancora panico.
Ma i greci questa settimana hanno assaltato gli sportelli delle banche per mettere al sicuro gli euro per una cifra pari a oltre 4 miliardi di euro il 2,2% dei depositi totali. Solo oggi ne sono stati presi 1,2 miliardi.
“Il summit di lunedì – dice Tsipras – è uno sviluppo positivo che va in direzione dell’intesa. Tutti quelli che hanno scommesso sulla crisi e su uno scenario di terrore dovranno riconoscersi in errore. Ci sara’ una soluzione – aggiunge – basata sul rispetto delle regole Ue della democrazia che consentira’ alla Grecia di tornare a crescere”.
Berlino assicura che negoziera’ “fino all’ultimo minuto” ma Atene deve presentare le riforme. Secondo la cancelliera Angela Merkel servono delle basi per prendere delle decisioni al summit di lunedi’. “Senza basi per una decisione, il summit di lunedi’ sarà solo un incontro consultivo”, ha detto la cancelliera aggiungendo che “dal meeting uscira’ una decisione solo se ci saranno le basi per questa”.
E il presidente del Consiglio europeo Donald Tusk ha concluso: “Siamo vicini al punto in cui il governo greco deve decidere tra accettare quella che io considero una buona offerta o avviarsi verso il default“.
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