Fare troppo esercizio fisico può creare danni al sangue. Più nello specifico, partecipare a gare estreme di resistenza, come una maratona di 24 ore, può causare il rilascio di batteri intestinali nel flusso sanguigno, portando a gravi infezioni.
È quanto è emerso da uno studio della University of Monash (Australia) pubblicato sull’International Journal of Sports Medicine. I ricercatori hanno coinvolto persone che hanno preso parte a una maratona di 24 ore. “I campioni di sangue prelevati prima e dopo gli eventi, comparati con quelli di un gruppo di controllo, hanno dimostrato – ha spiegato Ricardo Costa, autore dello studio – che l’esercizio fisico per un periodo di tempo prolungato provoca cambiamenti nella parete intestinale. In questo modo i batteri naturalmente presenti nell’intestino, noti come endotossine, vengono dispersi nel sangue. Questo poi innesca una risposta infiammatoria in tutto il corpo con gravi conseguenze per la salute. Quasi tutti i partecipanti avevano marcatori del sangue identici ai pazienti ricoverati per avvelenamento”.
In ogni caso però, gli atleti ben allenati, ovvero quelli che seguono un programma costante per affrontare gare estreme, sviluppano una serie di meccanismi immunitari per contrastare la reazione infiammatoria del corpo senza effetti collaterali. Questo significa che risultano protetti contro l’eventuale avvelenamento del sangue.