Passo in avanti dell’Ue sul tema dell’immigrazione. I rappresentanti dei 28 riuniti nel Comitato politico e di difesa (Cops) hanno approvato all’ unanimità il piano operativo della missione militare Ue contro i trafficanti di esseri umani EuNavFor – riferiscono fonti diplomatiche – Il via ufficiale alla missione sarà dato lunedì dal Consiglio esteri come ‘punto A’, ovvero senza discussione.
L’approvazione da parte del Cops è arrivata all’indomani della “Force generation Conference”, conferenza indetta per quantificare i mezzi che saranno forniti dagli stati membri alla missione guidata dal contrammiraglio Enrico Credendino. I 28 Paesi membri hanno concordato che per il passaggio da una fase a quella successiva sarà necessaria una riunione dei ministri o dei rappresentanti permanenti.
Nella prima fase (che prenderà il via lunedì 22 giungo e durerà due o tre mesi) e nella seconda fase è prevista un’operazione in acque internazionali. Nella terza sarà “indispensabile” il mandato di una risoluzione del Consiglio di Sicurezza dell’Onu e “utile” la richiesta di intervento da parte di un governo libico di unità nazionale. Il piano EuNavFor prevede di eliminare la rete di trafficanti mediante interventi “nelle acque territoriali, nelle acque interne e sulla costa” libica.
Nella prima fase del programma il principale obiettivo sarà la raccolta di informazioni sui trafficanti tramite droni, satelliti ed i sistemi di ascolto elettronici di cui sono dotate le navi militari. In linea con le norme del diritto del mare, i mezzi impiegati nell’operazione potranno essere chiamati anche a salvataggi di barconi in difficoltà.
Sarà nella seconda parte che si passerà all'”azione”. Dopo la richiesta del comandante dell’operazione, comincerà la “caccia” attiva in acque internazionali. Nel mirino finiranno i mezzi dei trafficanti che dovrebbe portare all’arresto degli scafisti e al consequenziale salvataggio dei migranti. In questo caso il Comitato politico e di difesa ha disposto che saranno valide le regole d’ingaggio applicate per l’Operazione Triton.
I migranti saranno quindi trasportati “nel primo porto sicuro” e solo a quel punto saranno avviate le procedure per la selezione dei richiedenti asilo ed il rinvio ai paesi d’origine di chi non ha titolo per la protezione internazionale.
Intanto arrivano importanti aperture anche dalla Francia. Il “muro” eretto a Ventimiglia dalla polizia di frontiera transalpina sembra sgretolarsi. Fonti ufficiose delle forze dell’ordine italiane segnalano che a diversi migranti, principalmente sudanesi, è stato concesso l’ingresso nel territorio francese. Da Parigi, però, arriva immediata la smentita: “La nostra linea non è cambiata. Il riaccompagnamento verso l’Italia dei migranti irregolari fermati in Francia continua in modo normale, sulla base del trattato franco-italiano