L’ultima loro fatica in studio risale al 2011, si intitolava “The King of Limbs” e aveva diviso pubblico e critica: adesso i Radiohead stanno tornando con un nuovo album, il loro nono in studio. Le registrazioni proseguono poco a poco, con tante pause: “Ricominciare da capo ha richiesto molto tempo – ha spiegato il chitarrista Jonny Greenwood durante un’intervista con il sito olandese 3voor12 – . Non abbiamo lavorato insieme per anni, quindi ripartire non è stato immediato. Adesso lavoriamo a blocchi. Oggi pomeriggio, Thom [Yorke] e io lavoreremo su una canzone che abbiamo cominciato ieri, vedremo a cosa ci porterà”.
Prima di riunirsi per il seguito di “The King of Limbs”, i membri dei Radiohead hanno lavorato in studio separatamente: Greenwood ha composto la colonna sonora per gli ultimi due film di Paul Thomas Anderson, “The Master” e “Inherent Vice“, Thom Yorke ha lavorato sul suo secondo disco da solista, “Tomorrow’s Modern Boxes“, mentre il batterista Phil Selway ultimava il suo secondo lavoro, “Weatherhouse“.
“Quello che le persone non sanno – ha spiegato il chitarrista Jonny Greenwood – è che ci sono canzoni molto vecchie in ogni disco che abbiamo registrato. Come ‘Nude’ su ‘In Rainbows’. Non avevamo mai trovato un arrangiamento che ci convincesse, sino ad allora”. Stavolta – i fan si dividono già tra nostalgici dei bootleg ed emozionati per la nuova versione ufficiale – il brano che troverà posto nel nuovo album, seppur proveniente da sessioni di registrazione risalenti a ormai quasi vent’anni fa, è “Lift“.
Le sessioni di registrazione per il nono disco sono cominciate a febbraio, quando Jonny Greenwood ha rivelato al Sunday Times che la band “aveva cambiato metodo” e “aveva già registrato per un paio di mesi. È difficile spiegare come siamo cambiati, è come se ci stessimo limitando. Lavoriamo nei limiti, per vedere cosa succede. Stiamo tentando di usare tecnologia molto nuova e tecnologia molto vecchia, insieme, per capire cosa accadrà”.