Quanto “pesa” un buco nero? Da oggi questa domanda ha una risposta: il radiotelescopio Alma – sulle Ande cilene, le cui antenne sono di costruzione italiana – ha impiegato due ore di osservazioni, ma alla fine è riuscita a “pesare” questa regione dello spaziotempo di cui ancora ben poco si sa.
Il risultato è stato ottenuto grazie a un nuovo metodo, pubblicato sulla rivista Astrophysical Journal e sviluppato dallo scienziato Kyoko Onishi, dell’istituto giapponese Sokendai: a essere misurata è stata la massa del buco nero al centro della galassia NGC 1097, equivalente a 140 milioni di volte rispetto a quella del Sole.
“Pesare” un buco nero non è un compito facile, ma riuscire a farlo ha implicazioni particolarmente rilevanti per lo studio dell’universo, perché permette di capire meglio l’evoluzione delle galassie. Più o meno tutte hanno infatti un buco nero al proprio centro. Il nuovo metodo di misurazione studia lo spostamento dei gas nelle regioni centrali della galassia.