Una vera e propria centrale di sofisticazione del vino è stata scoperta dalla Guardia di Finanza di Bologna, e dell’Ispettorato Repressione Frodi del MIPAAF a Ozzano dell’Emilia (BO). Un’azienda che, utilizzando alcune autocisterne per il trasporto di prodotti alimentari, non ricollegabili all’azienda, in orari notturni, introduceva ingenti quantitativi di zucchero in un deposito/stabilimento abusivo, dove veniva sciolto con acqua e acidi e caricato all’interno di cisterne che era poi scaricato nello stabilimento il vino che, dopo lavorazione, veniva immesso in commercio nascondendone la reale origine e natura.
Sono stati sequestrati mosti vino e zuccheri, per un valore di 30 milioni in una operazione della Guardia di Finanza, contro le frodi nel settore vinicolo. Indagati anche i vertici aziendali di una società della provincia di Bologna con l’accusa di frode in commercio.
I finanzieri hanno trovato oltre 310.000 ettolitri tra mosti, vini e succhi d’uva, 900 quintali di zucchero liquido e, in un deposito nascosto, altri 2730 quintali di zucchero e 4 serbatoi con acqua e zucchero. I militari del Comando Provinciale di Bologna e gli ispettori dell’Unità Investigativa Centrale del Ministero delle Politiche Agricole Alimentari e Forestali hanno eseguito perquisizioni nello stabilimento di un’importante azienda bolognese operante nel settore vitivinicolo e nelle abitazioni dei responsabili della stessa che, al momento, risultano indagati per frode in commercio.