Malala Yousafzai è una ragazzina pakistana vittima di un attentato talebano nel 2009 quando aveva solo 12 anni, perché difendeva il diritto delle bambine allo studio nella valle dello Swat.
Alla giovane attivista è stato assegnato il premio Nobel per la pace. Secondo il Comitato per il Nobel, la ragazza è stata premiata “per la battaglia contro la repressione dei bambini e dei giovani e per il diritto di tutti i bambini all’educazione”.
“Conosco Malala personalmente e la inviterò a lavorare con me”, ha commentato Kailash Satyarthi. L’attivista ha ribadito che “è un momento di gioia per gli indiani e per i bambini”.
Malala Yousafzai è stata anche la vincitrice del Premio Sacharov per la libertà di pensiero del 2013.
La sua lotta per il diritto all’istruzione delle ragazze e contro il regime dei Talibani è stata ricompensata dal Parlamento europeo con il premio Sacharov, destinato ogni anno alle persone che lottano contro l’intolleranza e l’oppressione, per la difesa dei diritti umani, la dignità umana e la democrazia.
Aveva 11 anni quando Malala nel 2009 ha iniziato la sua battaglia in Pakistan, nello Swat, dove i talibani vietavano alle bambine di andare a scuola. Malala decide di creare un blog diventando molto rapidamente una voce importante nella lotta per la liberazione dei diritti delle donne. Un gruppo di talibani ha tentano di assassinarla in ottobre 2012.
“Con l’assegnazione del premio Sacharov a Malala Yousafzai, il Parlamento europeo riconosce l’incredibile forza di questa giovane donna. Malala coraggiosamente sostiene il diritto di tutti i bambini a un’equa istruzione. Tale diritto è troppo spesso trascurato quando si tratta di ragazze”, ha dichiarato il Presidente del Parlamento europeo Martin Schulz, annunciando il nome del vincitore.
Recentemente anche il giornalista Roberto Saviano ha raccontato la sua storia durante una delle puntate del serale di “Amici” la trasmissione condotta da Maria De Filippi.
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