Problemi con la tiroide? Niente panico! Pare, infatti, che la salute della nostra ghiandola endocrina si protegga con l’alimentazione e che l’estate sarebbe la stagione giusta per prevenire la carenza di iodio che espone il 10% degli italiani al rischio di gozzo.
Ad annunciarlo sono gli esperti della Società italiana di endocrinologia e diabetologia pediatrica (Siedp), che con l’arrivo della bella stagione hanno lanciato la campagna “Lo iodio non va in vacanza”, ricordando che durante il relax estivo è possibile ricorrere a questo prezioso elemento, soprattutto se ci si trova in prossimità del mare. Infatti, uno degli alimenti più ricchi di iodio è il pesce, ma anche i crostacei e i molluschi che contengono in buone quantità questo minerale.
L’allarme sulla carenza dello iodio arriva soprattutto da quei pediatri, i quali sostengono che i bambini corrono rischi maggiori degli adulti: l’apporto insufficiente di questo minerale espone infatti al rischio di gozzo un bambino su cinque. Purtroppo, però, i bambini sono spesso restii a mangiare pesce, ma fortunatamente sembrano preferire i frutti di mare, che sono comunque una buona alternativa.
Tra i consigli per prevenire la tiroide, i medici suggeriscono di prediligere il pesce di mare fresco, in particolare merluzzo, salmone, branzino, sgombro e alici, senza invece esagerare con pesci di grossa taglia (come tonni e pesce spada) che potrebbero essere contaminati con quantità maggiori di mercurio.
Ma per portare in tavola iodio e selenio, altro elemento che aiuta a mantenere in equilibrio gli ormoni della tiroide, si può fare affidamento anche su yogurt biologico, latte, fagioli, alghe, uova, aglio, cipolle, funghi e semi di sesamo e di girasole. Meglio, invece, non esagerare con soia, spinaci, cavoli, ravanelli, mandorle, pinoli, nocciole e arachidi: interferendo con l’assimilazione di iodio limitano la funzionalità della tiroide.