“Il metodo Stamina è un’enorme truffa scientifica“: a sostenerlo è il giudice per le udienze preliminari di Torino Giorgio Potito, quando spiega le motivazioni per la condanna a sei mesi di galera a Carlo Tomino, componente dell’Aifa, e a due anni per Marcello La Rosa, ex socio di Davide Vannoni. “L’attività – scrive il GUP – si è sempre svolta al di fuori della normativa vigente”.
Nello stesso processo, svoltosi con rito abbreviato, Vannoni ha patteggiato una condanna a un anno e dieci mesi. Lo stesso è accaduto ad altri sei imputati, mentre i medici degli Spedali Civili di Brescia si presenteranno al processo, con rito ordinario, a giugno del prossimo anno. “Emerge come l’attività del gruppo Vannoni – chiarisce Giorgio Potito – sia sempre stata fuori dalla normativa vigente, presentando tra l’altro aspetti di segretezza incompatibili con le più elementari regole deontologiche che dovrebbero disciplinare l’attività medica”.
Il giudice, osservando il contenuto delle consulenze tecniche disposte durante il processo, ha concluso che “si deve ritenere che sia stata raggiunta la prova non solo dell’inutilità e della mancanza di fondamento scientifico del metodo Stamina, ma anche della sua potenziale pericolosità“.