Operazione della polizia di Catania, su delega della Dda etnea, contro il clan Mazzei. La squadra mobile ha eseguito 29 misure cautelari per associazione mafiosa, spaccio di droga, estorsioni, rapina e armi. Durante le indagini sono stati arrestati in flagranza di reato anche alcuni presunti affiliati mentre ritiravano il “pizzo” da attività commerciali e sono stati sequestrate sostanze stupefacenti e armi da fuoco. Tra i destinatari delle ordinanze ci sono diversi imprenditori e commercianti ai quali è stato contestato il reato di concorso in estorsione attuata con modalità mafiose.
Ecco i nomi degli arrestati: Guido Acciarito, Giuseppe Avellino, Gaetano Bellia, Alfio Cavallaro, Cosentino Paolo, Cosentino Salvatore, Andrea Diego Cutulia, Giuseppe D’Agostino, Giuseppe D’Agostino, Carmelo Di Mauro, Concetto Ganci, Costantino Grasso, Domenico Antonino Grasso, Alfio Grazioso, Alessandro Malerba, Roberto Malerba, Sebastiano Mazzei, Giovanni Miuccio, Giovanni Papa, Francesco Renda, Giuseppe Chinnici, Antonino D’Amico, Daniele Di Mauro, Mauro Salvatore Giuffrida, Antonino Giuffrida, Serafino Panassidi, Emanuele Pavone, Mirko Antonino Santocito, Gaetano Sciacca.
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Sono accusati di essersi rivolti ad esponenti del clan Mazzei per recuperare i propri crediti. La cosca dei “Carcagnusi” è inserita in Cosa nostra e legata alla “famiglia” palermitana: il suo storico boss, Santo Mazzei, detenuto in regime di 41 bis divenne uomo d’onore su decisione del boss corleonese Leoluca Bagarella. Tra i destinatari della misura cautelare figura l’ attuale reggente del clan, Sebastiano Mazzei, figlio del capomafia, era rimasto latitante fino al 10 aprile scorso quando fu arrestato dalla polizia di Stato in una villetta di Ragalna.