Se c’è un campo in cui Apple Music promette di differenziarsi nettamente rispetto ai rivali come Spotify, è il guadagno che verrà assicurato ai detentori dei diritti: se il concorrente di Apple dava tra i 0,006 e i 0,0084 dollari agli artisti, il nuovo servizio di streaming, che viene lanciato il prossimo 30 giugno, darà ai detentori dei diritti più di 70 centesimi per ogni dollaro guadagnato. A rivelarlo è Robert Kondrk, responsabile di iTunes.
Sul mercato statunitense, il 71,5% del fatturato generato dagli abbonamenti al servizio Apple Music sarà girato alle etichette, agli autori, agli artisti e ai proprietari di diritti sui brani musicali, mentre al di fuori degli USA, le royalty arriveranno sino al 73%. Diversa la situazione per Beats 1 ed Apple Music Radio: ricavi inferiori, ma ancora sconosciuti.
Qual è il rovescio della medaglia? Apple non compenserà nulla durante il periodo di prova della app, i tre mesi che partono dal 30 giugno. Durante gli accordi con le etichette, questa è stata una questione delicata, su cui si è molto discusso. Apple è riuscita a far vincere la sua proposta, a costo di compensi complessivi più alti.