Max Allegri si gode il meritato riposo. Dopo l’avvio in sordina, il tecnico livornese ha preso per mano la squadra portandola a disputare un’annata “straordinaria”, culminata con il quarto scudetto consecutivo, la conquista della decima Coppa Italia e una finale di Champions persa con onore contro i marziani del Barça: tutto questo al primo anno da allenatore bianconero.
Il tecnico carica le batterie in vista della prossima stagione, consapevole del fatto che ripetersi, o addirittura migliorarsi, sarà ben difficile: “Adesso sono in vacanza con la voglia di partire subito forte a luglio, lavorando con gente motivatissima – spiega Allegri in un’intervista alla ‘Gazzetta dello Sport’ – Voglio evitare il rischio del periodo di down che tante squadre hanno dovuto attraversare dopo una stagione eccezionale”.
“La Juve può crescere molto e non mi riferisco ai risultati – continua – La ricerca del successo è implicita se lavori alla Juve, ma c’è tanto da fare e questa sarà un’estate cruciale. Non dobbiamo pensare ai risultati, ma a migliorare noi stessi. Il primo obiettivo è fare la storia conquistando il quinto Scudetto consecutivo: la Juve ci è riuscita soltanto negli anni Trenta ed era un altro mondo. Però il club vuole anche consolidarsi in Europa, nell’élite dove siamo entrati prepotentemente”, le parole di Allegri.
L’allenatore della Juve riserva poi parole al miele per uno dei giocatori più decisivi della stagione bianconera, ossia Alvaro Morata: “Morata è un ragazzo stupendo e un giocatore che può soltanto migliorare – afferma – Lo vendono? Se proprio devono spero almeno che il club incassi 70-80 milioni. Questo è il valore attuale di Morata. Credo che si debba puntare su di lui e anche su Coman, un altro giovane di eccezionale livello, che ha bisogno di un po’ di tempo per esplodere”, il parere del tecnico.
Il tecnico si esprime sull’eventualità di una cessione di Pogba: “Evidentemente si tratterebbe di una scelta societaria e non tecnica, a certe cifre è difficile dire no – ammette – Ma se Paul resta a Torino deve farlo con la testa giusta, senza rimpianti. Perché quello che abbiamo raggiunto in questa stagione è solo un punto di partenza e per costruire il futuro della Juve servono giocatori giovani e motivati oltre ai senatori che possono trasmettere lo spirito giusto”, spiega Allegri.
E Tevez? Rimane o va via? : “Dipende da lui – taglia corto il tecnico – Ma ripeto, chi resta deve sapere che il lavoro per la prossima stagione sarà ancora più intenso. Non voglio gente che si ferma a contemplare i successi. Veniamo da quattro anni eccezionali, costruiti con bravura dalla società, però non è detto che non ci si possa ripetere e superare, anche se è complicato. Dopo questi trionfi c’è bisogno di ripartire con idee forti. Sarà una stagione delicata, con scelte importanti per il futuro”, assicura.
Insomma, migliorare si può, e in questo senso il mercato in entrata avrà un ruolo fondamentale per regalare ad Allegri le pedine giuste per puntare al salto di qualità. Il tecnico ha espressamente richiesto un numero 10: “È vero – conferma – Perché a differenza di quello che dice qualcuno a me piacciono i giocatori di qualità. Oscar? Mi piace moltissimo. È uno di quelli che può fare la differenza anche a livello europeo. Perché non è detto che un grande giocatore per il campionato sia altrettanto grande in Europa. Mi piace Oscar, ma mi piacciono anche Isco, Pastore, Di Maria, Kroos. Tutti giocatori da Champions”, conclude.