Alexis Tsipras insiste sulle sue posizioni: Atene chiede proposte più realistiche e meno oppressive nei confronti del popolo greco. Soltanto così si potrà trovare un accordo coi creditori internazionali, che oggi sembra allontanarsi di nuovo.
In un’intervista con il quotidiano greco Ton Syntakton, Tsipras critica l’insistenza di Ue, Bce e Fmi su ulteriori tagli alle pensioni: “Si vede solo un intento politico nell’insistenza dei creditori per nuovi tagli alle pensioni, dopo cinque anni di saccheggio sotto il bailout”, dice Tsipras. “Aspetteremo pazientemente finché le istituzioni non accederanno al realismo”.
Poi, il premier greco scade nella propaganda, rivolgendosi sollecitando l’orgoglio dei greci: “Portiamo sulle nostre spalle la dignità di un popolo, ma anche la speranza dei popoli d’Europa. Il carico è troppo pesante per essere ignorato. Non si tratta di ossessione ideologica.È una questione di democrazia”.
Stamane, inoltre, il portavoce parlamentare del partito di maggioranza, Syriza, ha affermato che Atene non lascia la trattativa ma che il governo greco non cederà rispetto a quanto già messo in chiaro con i creditori.
“Né lasciamo la trattativa né arretreremo da ciò che abbiamo detto“, ha affermato il portavoce Nikos Filis a una tv greca.
“Il governo ha sottoposto una proposta, con costi quantificati, che la società greca si può permettere” ha aggiunto, accusando le controparti di voler fiaccare il morale del paese nella trattativa