Su quanto accaduto a Milano, con l’aggressione di un capotreno e di un collega ferroviere fuori servizio, interviene il sindacato di polizia Consap con il dirigente Igor Gelarda.
“La sicurezza sui treni e nelle stazioni è fondamentale per un paese che ritiene di essere civile. Ma le violenze contro il personale in servizio sui treni sono in continuo aumento (ricordiamo, tra le più eclatanti, l’accoltellamento a novembre scorso di un capotreno in Sicilia anche in questo caso da parte di uno straniero ), come sono pure in aumento i crimini commessi in ambito ferroviario. Eppure questa emergenza non sembra essere considerata in tutta la sua gravità da chi gestisce la sicurezza in Italia che, negli ultimi anni, non ha fatto altro che depotenziare l’unica branca della Polizia deputata al controllo sui treni, la Polizia ferroviaria appunto, dimezzandone gli uomini e chiudendo alcuni posti di polizia importanti e prevedendone la chiusura di altri”.
“Noi non abbiamo un rimedio pronto a questa escalation di violenza e criminalità ma ci permettiamo di dare dei suggerimenti che potrebbero arginare questi fenomeni su tutto il territorio nazionale e che, certamente, non sono semplicemente i militari armati e pronti a sparare, come ha dichiarato qualcuno, forse solo per tranquillizzare la gente terrorizzata dall’accaduto. Da un lato è senz’altro necessario il potenziamento della Polizia Ferroviaria, con nuove dotazioni organiche su tutto il territorio e nuovi mezzi di lotta alla criminalità. E poi sarebbe auspicabile che coloro che fanno servizio sui treni e che sono pubblici ufficiali venissero dotati di mezzi di difesa, come lo spray al peperoncino. Ancora agevolare la presenza di componenti delle forze dell’ordine sui treni sarebbe, secondo me, una buona idea. Anche se fuori dal servizio un Carabiniere o un Poliziotto sono comunque tenuti ad intervenire se succede un reato. Allora la gratuità, come già accade in alcune regioni, o comunque delle tariffe agevolate incentiverebbero la loro presenza sui treni”.
“Dobbiamo, infine riflettere su come stiano cambiando alcuni scenari criminali in relazione anche ai fenomeni di immigrazione. E non parliamo solo di questa recentissima dei barconi, ma anche di quella presente da qualche anno. Il fenomeno delle bande dei Latinos, per esempio, è in preoccupante crescita in Italia. Soprattutto in città come Genova e Milano, queste gang si rendono sempre più spesso protagoniste di episodi di una brutalità, pestaggi, accoltellamenti che non sono comunissime, per fortuna, in Italia. Ma che l’Italia, con questo sistema sicurezza assolutamente inefficace, ha difficoltà enormi a gestire”.