I contenuti del colloquio tra Matteo Renzi e il presidente russo Vladimir Putin non devono essere piaciute del tutto alla Casa Bianca, che ha sentito la necessità di intervenire per mettere un freno a eventuali aperture dell’Italia verso il Cremlino. Fonti dell’amministrazioni americana hanno commentato in modo secco le notizie sull’incontro a Milano tra il presidente del consiglio italiano e il premier russo.
“Le conclusioni del G7 sono molto chiare: i leader, compreso il premier Matteo Renzi,si sono impegnati per mantenere le attuali sanzioni sulla Russia e per imporne delle altre se necessario”. Un inciso, quel “compreso il premier Matteo Renzi” che evidenzia una certa contrarietà di Washington a proposito delle parole di Renzi sulla necessità di far ripartire la collaborazione tra Italia e Russia non soltanto per quanto riguarda i rapporti economici e commerciali, ma anche nelle questioni internazionali e nel contrasto al terrorismo.
Il ritorno a relazioni normali con la Russia “non sarà possibile”, sostengono gli Usa fino a che gli accordi di Minsk non saranno pienamente rispettati.
Al termine del faccia a faccia con Putin, mercoledì, Renzi aveva detto: ”Abbiamo condiviso il principio fondamentale che l’accordo di Minsk 2″ sull’Ucraina“ è la stella polare, la bussola, il punto di riferimento di tutti gli sforzi e credo che tutte le donne e gli uomini di buona volontà lavorino perché possa essere pienamente attuato” precisando che “anche la fase delle tensioni, delle difficoltà, delle sanzioni e controsanzioni commerciali verrà meno” se si attueranno “i principi fondamentali dell’accordo di Minsk 2″.