Il governatore della Lombardia Roberto Maroni continua ad alzare il tiro sul tema migranti. Dopo avere minacciato il taglio dei fondi ai Comuni che li accolgono, sentito dal Comitato parlamentare Schengen nell’ambito dell’indagine conoscitiva sui flussi migratori in Europa, ha chiesto la sospensione degli accordi di Schengen per la sicurezza dell’Expo.
In merito ai viaggi della speranza, ha precisato ancora Maroni “la mia proposta è quella di bloccare le partenze: non bombardando i barconi, ma impedendo loro di partire con il blocco navale o meglio ancora con campi profughi in Libia su iniziativa Onu”.
Maroni ha annunciato anche una nuova lettera ai prefetti lombardi per consentire alle Asl di verificare le condizioni sanitarie nelle strutture che dovranno accogliere i migranti.
Maroni ha poi puntato il dito contro il governo accusandolo di “essere inadempiente” con le Regioni in merito alla questione migranti, definendo “improvvisata” la gestione da parte del Viminale della distribuzione delle persone che arrivano sulle nostre coste. Secondo il governatore della Lombardia, “la copertura economica è garantita per il 2014 ma non c’è certezza per il 2015″. In conclusione”non sono stati attivati gli hub regionali, strutture che dovrebbero accogliere i migranti prima che questi vengano distribuiti”.
“Il governo italiano deve spingere presso la Ue e l’Onu per organizzare campi profughi direttamente in Libia, così come fu fatto nel 2011 in Tunisia, dopo la cosiddetta ‘primavera araba’ – ricorda Maroni – per accogliere le persone che tentano di scappare da situazioni molto diverse e che affrontano il rischio della morte in mare per venire non in Italia ma in Europa”.
“Alimentare la paura non è mai una buona consigliera”. Lo ha affermato il cardinale Angelo Bagnasco, presidente della Cei, rispondendo alle domande sulle polemiche riguardo al tema dell’immigrazione e sulle critiche alle posizioni della Lega. “Bisogna affrontare i problemi con realismo e disponibilità da parte di tutti”, ha aggiunto.