Edoardo comincia a ricordare e si chiarisce il ruolo di Raniero: entrambi cercano vendetta nei confronti dei Gori ed è per questo che vogliono impadronirsi del loro tesoro. Ma per trovarlo devono mettere insieme tutti e cinque i pezzi del dipinto. Ne manca uno solo: quello di Clarissa.
Le tre rose di Eva 3, penultima puntata
“Manca un movente. Il quadro che c’entra? Enea è morto per questo così il padre di Clarissa”. Alessandro è convinto che ancora non sono stati chiariti tutti i misteri dietro la morte di Aurora e gli altri Gori e ne parla con Edoardo che ha intenzione di lasciare Villalba. “Della dama rossa mi hai parlato solo tu” gli dice Alessandro. Edoardo alla fine si convince a restare a Villalba ancora per qualche giorno. Prima però incontra Clarissa e insinua che tra lei e il fratello ci sia una relazione. Lei per tutta risposta gli dà uno schiaffo.
Elena è preoccupata che Antonio possa scoprire qualcosa. Veronica la tranquillizza dicendole che tutti i documenti che le riguardano sono stati distrutti ma in realtà il carabiniere è ben determinato a rimetterli insieme.
Sara nella divisa da carabiniere dello zio ha trovato una vecchia foto che ritrae i Gori, il pittori Boccanera, i due carabinieri e altre due persone. “Minacciati dal pentacolo i Gori hanno fatto realizzare a Boccanera un quadro con un messaggio e lo hanno diviso in cinque parti” dice Alessandro a Sara e Clarissa. Le altre due persone sono il padre e la zia della mamma di Davide, la quale confessa che suo padre aveva tenuto uno dei cinque tasselli del quadro che è finito nelle mani del vescovo.
Ruggero lascia il convento dicendo a Veronica: “Secondo me tu non eri una delle vittime del vescovo e lo dimostrerò”. Al convento invece fa ritorno la madre superiora e Camerana la invita a “fare pulizia”.
Massimo chiede a Tessa cosa ha intenzione di fare con Ruggero ma lei non gli dice niente. “Non mi aspettavo un comitato di accoglienza, però….” commenta Ruggero notando la freddezza con la quale è stato accolto in casa al suo rientro.
La madre superiora vorrebbe cacciare Veronica dal convento ma Raniero la convince che è l’unica che può fare chiarezza tra le carte del vescovo. Intanto Antonio ha ricostruito alcuni documenti di Carini e ha trovato il nome di Elena nella lista delle donne che facevano parte della setta. Antonio decide di affrontarla: “Eri una di loro per questo hai testimoniato contro Camerana e tutte le domande che mi facevi sulle indagini erano per passargli le informazioni” le dice il carabiniere. “Pagherai le conseguenze di quello che hai fatto” continua Antonio mentre lei cerca di prendere la sua pistola. Lui però se ne accorge: “A due cose tenevo nella vita: alla mia onestà e al nostro amore. Ora posso salvarne solo una” le dice prima di andare via lasciandola in lacrime.
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“Dobbiamo trovare gli altri due tasselli, io voglio la mia parte di quello che hanno nascosto i Gori e la voglio al più presto” dice Veronica a Raniero convinta che uno ce l’abbia Clarissa e l’altro Edoardo. Ma per lui ormai la donna sembra essere solo un problema e la stordisce: “La tua corsa finisce qui” le dice mentre lei è svenuta dopo aver bevuto del vino.
Antonio nel frattempo presenta una richiesta di congedo anticipato.
“Ero pronto ad affrontare tutto ma questo silenzio no” dice Ruggero a Tessa. “Tutti abbiamo sofferto ma adesso è finita, dobbiamo ricominciare”. Tessa però non sembra intenzionata a lasciarsi tutto quanto alle spalle. “Saprò farmi perdonare” le dice Ruggero ma per Tessa “è troppo tardi”. “Ti ho tradito, tu mi hai abbandonato e alla fine è successo” gli dice.
“Io non so chi sia quest’uomo mi dispiace per lui, potrà solo rimpiangerti perché tu tornerai mia” chiosa Ruggero finendo la discussione.
Antonio lascia la caserma e dice a un suo collega che tutti i ritagli dei documenti del vescovo possono essere destinati al macero. “Non potevo denunciarti non ce l’ho fatta” dice Antonio ad Elena. “Ho tradito quello in cui credo, ho tradito me stesso ma mai fino al punto di tornare con te. Non piangerai molto per noi, mi dimenticherai in fretta perché non sei più quella che ho conosciuto. Eri fragile ma vera, oggi no. Tua madre sarebbe fiera di te” le dice Antonio prima di andarsene.
Nel frattempo Matteo è convinto a intraprendere un’azione legale per riconoscere il figlio avuto con Laura, la quale si confida con Ruggero a cui chiede quale sarebbe la cosa migliora da fare per il bene del bambino.
Ruggero decide di dare una festa. Massimo chiede spiegazioni a Tessa ma lei sembra essere confusa sui suoi sentimenti. Raniero decide di telefonare ad Edoardo e gli dice che ha le risposte che sta cercando: “Guardati intorno alla festa di Camerana”. Anche Alessandro Clarissa e la piccola Eva stanno andando alla festa.
Ruggero pare essere davvero cambiato dopo sei mesi passati in convento. In questo periodo ha capito che l’unico ad aver lottato veramente per arrivare alla verità è stato Alessandro. “Ricominciamo ne abbiamo bisogno tutti” gli dice Camerana che gli chiede scusa per aver dubitato in passato del suo amore per Aurora. Ruggero accoglie in casa anche Viola felice di riabbracciare il padre.
Edoardo invece “riconosce” in qualche modo Raniero e decide di seguirlo.
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Raniero conduce Edoardo in casa sua e gli dice: “Tu mi conosci e io sono la persona che ti conosce meglio di chiunque altro. Mesi fa sei venuto qui a casa mia a dirmi che potevamo conquistare il mondo. Ma non eri così: eri pronto a liberarti” gli dice il figlio del vescovo che lo porta nella stanza dove ci sono tutti i ritratti di una donna che assomiglia ad Aurora. “Non è Aurora è Arianna Gori, madre di Rosa e mia. Solo che non mi ha voluto tenere, mi ha rifiutato, come Aurora ha rifiutato te. Sei stato tu che ha deciso di rapire e uccidere Aurora, sei stato tu” gli dice Raniero che lo sprona a ricordare. “Tu hai voluto che Aurora morisse per prenderti la sua eredità, volevi che fosse il tuo risarcimento. Le morti in questa storia portano un solo nome: Edoardo” continua a ripetergli Raniero ma lui stenta a crederci.
“Ho bisogno quello che hai rubato, voglio il tassello del quadro, è una mappa che porta al tesoro dei Gori. Torna al pub che gestivi e avrai la prova che io non ti ho mai mentito” gli dice infine Raniero.
Veronica intanto si sveglia e scopre di essere prigioniera di Raniero.
Ruggero alla festa fa volare in aria delle piccole luci e dice ad Eva che sono tutte per lei.
A guardarle ci sono anche Clarissa e Alessandro. Lei lo continua a guardare e decide di dargli un bacio, lui però si alza di scatto e va via. Tessa invece finalmente si decide a scendere dalla sua stanza: lo sguardo che si scambia con Massimo fa capire tutto a Ruggero.
Edoardo va al pub a trovare il suo vecchio socio il quale gli dice, dopo essere stato picchiato, che aveva fatto un accordo con Isabella: non doveva dire nulla ad Edoardo in cambio di tutto il locale. “Io non so che storia ti ha raccontato. Lei lavorava qui, poi ha deciso che un giorno eri suo” gli dice il suo ex socio.
Ruggero affronta Massimo: “Forse avrei chiuso un occhio se ti fossi preso il mio denaro ma l’inganno non posso tollerarlo. So di voi due” gli dice. Massimo dal canto suo gli dice che gli è stato amico solo perché gli faceva pena e non per invidia e che è innamorato di sua moglie. Mentre i due discutono dalle scale spunta Tessa. “Voi due non capite proprio” dice a entrambi.
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Edoardo decide di affrontare Isabella alla quale chiede di indossare il vestito che metteva quando ballava al locale. Quando il suo socio insiste, Edoardo lo colpisce con una bottiglie in testa. Anche con Isabella rimane fermo e le fa indossare il costume costringendola a ballare per lui.
“Quante cose mi hai nascosto? Mi devi dire tutto” le dice Edoardo. “Avevi bisogno di complici, tua madre ti fece incontrare con il giudice Savio ma a me non dicevi niente. Tu volevi uccidere Aurora per noi, perché mi amavi. Ti ho mentito è vero, tu volevi sentirti innocente e io volevo fartici sentire. Io l’ho fatto per noi due, l’ho fatto per amore” continua Isabella.
Edoardo decide di allontanarsi e mentre è in macchina ha dei flash, si ricorda di una scacchiera nascosta in mezzo al bosco. Dentro trova un pezzo del dipinto del Boccanera e si ricorda dell’altro che ha preso quando ha rapito Davide.
Clarissa decide di partire; con Alessandro si chiariscono, si chiedono scusa a vicenda ma lei è decisa ad andarsene.
Edoardo invece torna da Isabella, impaziente di recuperare “il tempo perduto”. “Sei tornato te stesso” gli dice la ragazza notando un cambiamento.
Alessandro va al residence da Clarissa. “Tu sei la prima persona che lascio entrare nella mia vita dopo la morte di Aurora. Io mi fido di te Clarissa” le dice Alessandro. “Tu rappresenti per me la speranza, sei l’unica che mi ha dato fiducia che mi ha aiutato a fare giustizia: io questo non lo dimenticherò mai” continua prima di abbracciarla.
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Edoardo torna da Raniero con un tassello del quadro. “Un quinto del dipinto, un quinto del tesoro” gli dice Raniero ma Edoardo vuole la metà. “Io ti concedo di dividere la metà con me. Io so dov’è quella di Clarissa”.
“I figli sono le nostre colpe” ha detto il vescovo Carini prima di morire. Alessandro riflette su questa considerazione ricordando anche un passaggio della lettera che Carini ha lasciato. “Il vescovo ha un figlio e la madre potrebbe essere Arianna Gori. Ha un figlio e noi dobbiamo trovarlo” dice al telefono a Clarissa. Lei allora gli dice che sarebbe venuta a La Rupe ma Edoardo arriva prima e la investe. La ragazza sviene e lui la rapisce.