La NHTSA, l’ente che si occupa della sicurezza stradale negli Stati Uniti, sta lavorando allo sviluppo di un dispositivo chiamato DADSS, acronimo di Driver Alcohol Detection System for Safety, assieme a diciassette industrie automobilistiche e ad alcune aziende produttrici di bevande alcoliche. Si tratta di un dispositivo in grado di rilevare in modo preciso il tasso alcolico del guidatore.
Due sono le modalità per mezzo delle quali il sistema si attiva. La prima funziona attraverso il respiro dell’automobilista: la quantità di alcol etilico eliminato con l’espirazione è proporzionale al livello alcolemico presente nel sangue, ragion per cui più molecole di etanolo sono espulse dall’apparato respiratorio, più alcol circola nel sangue. Il sistema si basa sull’analisi dell’assorbimento dei raggi infrarossi inviati da dei sensori: in base alla lunghezza d’onda con cui le radiazioni luminose sono assorbite, è possibile determinare il numero di molecole di etanolo presenti nella respirazione.
La seconda modalità con la quale il dispositivo potrebbe essere attivato consiste nella soluzione digitale che analizza la presenza di alcol attraverso una lettura dei capillari presenti nelle dita. Nel momento in cui si accende l’auto una luce a infrarossi colpisce il dito del guidatore: il modo e l’intensità di come la luce viene riflessa, consente di ricevere informazioni su alcune caratteristiche del sangue, concentrazione di alcol compresa.
Chiaramente, in presenza di un tasso alcolemico eccessivo, il motore dell’auto non si avvia. Sarebbe un sistema d’aiuto concreto per limitare gli incidenti stradali in stato di ebbrezza. Basti pensare che, secondo la stessa NHTSA, soltanto negli Stati Uniti, ogni anno diecimila persone perdono la vita per colpa di incidenti legati all’alcol. Ma non si discostano di molto i dati europei: secondo una stima della Commissione Europea, ogni anno almeno 7 mila persone muoiono in incidenti stradali provocati dall’alcol.