Un vertice fiume durato quasi tre ore, poi l’accordo: il prolungamento contrattuale tra Allegri e la Juve si farà. Secondo alcune indiscrezioni, il “nuovo” contratto del tecnico bianconero sarà rinnovato di altri tre anni. Un atto quasi dovuto per Allegri dopo un’annata (quasi) perfetta che ha portato in dote uno scudetto, una Coppa Italia, e una prestigiosa finale di Champions League persa contro il Barça a testa alta.
Se da un lato le sicurezze sulla conduzione tecnica sono tante, è sul parco giocatori che emergono le prime indecisioni. Il caso di Claudio Marchisio, attualmente impegnato con la Nazionale in vista delle amichevoli contro Croazia e Portogallo, è eclatante. Il prolungamento con la Juve ancora manca: “Per me non c’è alcuna fretta, ci vedremo e ne parleremo con la società, tra noi c’è un buon rapporto”.
Dal presente al passato: “Allegri e Conte sono due allenatori completamente diversi, con il primo abbiamo fatto tre anni eccezionali, ha contribuito alla crescita di tanti di noi e non è un caso quanto ottenuto finora dalla squadra. Allegri si è calato subito bene nella nuova realtà, è stato poi il primo a credere non dico nella finale Champions, ma che almeno potevamo stare tra le prime d’Europa“.
“Tevez e Pirlo? Anch’io spero che restino alla Juve, possono ancora darci tanto, quanto al prolungamento che sta discutendo Allegri è un bel segnale. Noi vinciamo da quattro anni ma ripetersi non è mai facile. E la prossima stagione si annuncia ancora più difficile – prosegue – Mi sono tolto subito la medaglia d’argento e sono contento di sentire Morata che ha voglia di vincere. Io però quella medaglia non l’ho buttata, spero un domani di metterci accanto quella d’oro”.