Il duro confronto tra la magistratura italiana e Uber-Pop prosegue senza esclusioni di colpi. Dopo il nuovo stop alla app “antagonista” dei taxi, la general manager Benedetta Arese Lucini alza la voce contro le istituzioni: “Ora tocca alla politica portare l’Italia verso l’innovazione, prendendo le decisioni necessarie per permettere la mobilità del futuro”.
“Siamo dispiaciuti per la decisione del giudice di non permettere che UberPop continui a operare tra oggi e il 2 luglio, quando ci sarà la prossima udienza – dichiara a proposito della decisione del Tribunale di Milano che ha respinto il ricorso di Uber contro gli effetti dell’ordinanza dello scorso 26 maggio – Ovviamente la rispetteremo, ma continueremo a batterci legalmente affinché le persone possano continuare ad avere un’alternativa affidabile sicura ed economica”.
Insomma la lotta continuerà perché: “Non venga negata a migliaia di driver una risorsa economica. Moltissimi nelle ultime settimane ci hanno sostenuto, cittadini, opinion leader, associazioni di consumatori. È la dimostrazione che il nostro servizio è amato, proprio perché utile e decisivo per la mobilità cittadina – chiosa – E anche l’Autorità dei Trasporti ha chiarito ancora una volta la necessità di una nuova regolazione per servizi innovativi come il nostro”.