Papa Francesco ha ricevuto mercoledì pomeriggio il presidente russo Vladimir Putin. Un colloquio privato, nella Biblioteca del Palazzo Apostolico, durato circa 50 minuti. Il Presidente Putin ha donato al Papa una rappresentazione in ricamo della famosa Chiesa di Gesù Salvatore, mentre il Papa ha donato il medaglione dell’artista Guido Veroi che rappresenta l’angelo della pace e invita alla costruzione di un mondo di solidarietà e di pace fondato sulla giustizia, e una copia della Esortazione apostolica Evangelii Gaudium.
Putin aveva incontrato il presidente del consiglio, Matteo Renzi, col quale aveva affrontato la questione delle relazioni bilaterali e internazionali, alla luce della crisi ucraina, e il problema del terrorismo.
Il colloquio è stato dedicato principalmente al conflitto in Ucraina ed alla situazione nel Vicino Oriente. Papa Francesco ha affermato che occorre impegnarsi in un sincero e grande sforzo per realizzare la pace, e si è convenuto sulla importanza di ricostituire un clima di dialogo e che tutte le parti si impegnino per attuare gli accordi di Minsk. Essenziale anche l’impegno per affrontare la grave situazione umanitaria, assicurando fra l’altro l’accesso agli agenti umanitari e con il contributo di tutte le parti per una progressiva distensione nella Regione.
Durante l’incontro si è discusso anche dei conflitti in corso nel Vicino Oriente, in Siria e Iraq; è stato sostanzialmente confermata l’urgenza di perseguire la pace con l’interessamento concreto della comunità internazionale, assicurando nel frattempo le condizioni necessarie per la vita di tutte le componenti della società, comprese le minoranze religiose e in particolare i cristiani.
Contemporaneamente, il segretario vaticano per i Rapporti con gli Stati, Paul Richard Gallagher, Sergey Lavrov, ministro degli Esteri russo, hanno discusso i temi del conflitto in Ucraina e della situazione del Medio Oriente.