Il Senato ha approvato mercoledì pomeriggio il ddl che introduce il reato di omicidio stradale. I voti favorevoli sono stati 163, quelli contrari 2, 65 gli astenuti. Il testo passa ora alla Camera. “Un impegno che ho preso da sindaco con famiglie vittime di incidenti: punire omicidio stradale. Oggi prima lettura ok Senato. La volta buona” scrive Matteo Renzi su Twitter.
L’articolo 1 del disegno di legge introduce la nuova fattispecie penale e prevede la reclusione da otto a dodici anni per chi, ponendosi alla guida di un veicolo a motore o di un natante in stato di ebbrezza alcolica o alterazione psico-fisica conseguente all’assunzione di sostanze stupefacenti, cagioni per colpa la morte di una persona. La pena è aumentata fino a un massimo di diciotto anni in caso di morte di più persone. È prevista un’aggravante se il conducente si dà alla fuga. L’articolo 2 prevede la reclusione da due a quattro anni per il reato di lesioni personali stradali e nautiche. L’articolo 3 reca modifiche di coordinamento al codice penale. L’articolo 4 prevede l’esecuzione coattiva degli accertamenti se la persona si rifiuta di sottoporvisi. L’articolo 5 modifica il codice di procedura penale, prevedendo l’arresto obbligatorio in flagranza in caso di omicidio stradale. L’articolo 6 reca modifiche al codice della strada.
Durante l’esame degli emendamenti, il Governo aveva subito una duplice battuta d’arresto. Nonostante il parere contrario espresso dell’esecutivo su tre emendamenti (114 con 115 e 117 in unica votazione) il Senato ha comunque votato a favore dopo che il relatore e capogruppo del Pd Giuseppe Cucca si era rimesso all’Aula.