Un attentatore si è fatto esplodere a Luxor, nel su dell’Egitto, vicino al tempio di Karnak uno dei siti archeologici del Paese più frequentati dai turisti.
Lo riferiscono le forze di sicurezza e alcuni testimoni.Un portavoce del ministro della Salute ha fatto sapere che quattro egiziani sono stati feriti. Tra di loro ci sarebbero i proprietari di un bazaar e poliziotti. Nessun turista, invece, è stato ferito. L’attacco per il momento non è stato rivendicato.
Secondo quanto hanno riferito le prime testimonianze, un commando di tre uomini armati hanno tentato di superare la sbarra di sicurezza che porta al tempio. Due di loro hanno aperto un conflitto a fuoco con la polizia, che ne ha uccisi due. Mentre il terzo uomo, che è riuscito a superare la barricata, è quello che si è fatto saltare in aria in un’autobomba.
L’attacco di oggi a Luxor riporta alla memoria la strage di 18 anni fa. Era il 17 novembre del 1997 quando un commando di integralisti aprì il fuoco contro un gruppo di 150 turisti appena scesi dai pullman nell’antica Tebe. Ne seguì quello che passò alla storia come il massacro di Luxor, che lasciò a terra i corpi senza vita di 62 turisti, dei quali 58 stranieri e quattro egiziani.
Tra le vittime cittadini svizzeri, giapponesi, britannici, tedeschi e di altre nazionalità. Una comitiva di italiani scampò per miracolo all’attentato, perchè si trovava indietro rispetto al gruppo dei turisti stranieri. Nell’attentato morirono anche tre poliziotti, oltre ai sei membri del commando di integralisti. In particolare, secondo la Procura di Luxor, cinque di loro si suicidarono in una grotta su una collina della zona nelle ore successive all’attacco, mentre uno venne ucciso dai suoi complici dopo essere stato ferito dalla polizia.