Lotito indagato per tentata estorsione | “I miei accusatori si trasformeranno in accusati”

di Redazione

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Lotito indagato per tentata estorsione | “I miei accusatori si trasformeranno in accusati”

| mercoledì 10 Giugno 2015 - 11:04

Indagato per tentata estorsione il presidente della Lazio Claudio Lotito. L’indagine è partita dalla famosa telefonata tra il dirigente laziale e il dg dell’Ischia, Pino Iodice. Gli inquirenti hanno anche effettuato una perquisizione da parte degli agenti della Digos nella sede della Federcalcio in cerca di documenti utili. L’inchiesta è condotta dai pm di Napoli Vincenzo D’Onofrio, Vincenzo Ranieri, Stefano Capuano e Danilo De Simone ed è coordinata dal procuratore aggiunto Vincenzo Piscitelli.

Nella telefonata tra Lotito e Iodice, il presidente della Lazio discuteva sulla promozione del Carpi in serie A: “Ho detto ad Abodi: se me porti su il Carpi…se me porti squadre che non valgono un c… noi tra due o tre anni non c’abbiamo più una lira. Se c’abbiamo Frosinone, Latina, chi li compra i diritti?..”, sosteneva il dirigente nel colloquio choc. Nei giorni successivi alla telefonata, Iodice fu convocato in Procura e sentito per circa due ore come persona informata sui fatti. In quella occasione consegnò l’audio e altri documenti che evidentemente gli inquirenti hanno giudicato importanti

Immediata la reazione del patron biancoceleste: “Ho la massima fiducia nella magistratura, e confido che in breve tempo chiarisca la mia posizione al fine di trasformare i miei accusatori in accusati – ha detto all’Ansa – Da mesi sono oggetto di una campagna diffamatoria e calunniosa il cui fine è indubbiamente quello di ostacolare l’opera di risanamento del calcio”.

“Sto contribuendo faticosamente a portare avanti questo progetto come dimostrato dai molteplici provvedimenti già adottati allo scopo di assicurare l’assoluta trasparenza del sistema – ha continuato – Consapevole di questo, mesi addietro, avevo appunto presentato presso la Procura di Roma una denuncia per diffamazione e calunnia”.

Per Pm, però, vi sarebbe “un consistente numero di società di Lega Pro vittime di un meccanismo intimidatorio” finalizzato ad acquisire il consenso dispetto all’ attuale dirigenza della Lega. La Procura di Napoli intendono anche  “verificare se il presidente Claudio Lotito, in forza dell’appoggio elettorale garantito all’attuale presidente federale Carlo Tavecchio, abbia ricevuto vantaggi, anche economicamente valutabili e una posizione di controllo da indurre i suoi interlocutori a ritenerlo in grado di condizionare la tempistica delle corresponsioni dei contributi federali”.

“Non ritengo di essere artefice di niente, l’ho fatto solo per dovere di giustizia perché il calcio appartiene alla mia vita e l’ho fatto solo per il bene del calcio”, ha replicato all’Ansa, Pino Iodice, dg dell’Ischia commentando la notizia della perquisizione disposta dalla Procura di Napoli. Voglio solo dire che la magistratura faccia il suo corso”.

Fiducia nel cambiamento e nella magistratura: “Se ci saranno responsabilità che si accerteranno (avendo io soltanto portato in Procura la registrazione) a carico di persone ritenute artefici di condotte penalmente sanzionate è giusto che l’azione penale abbia il suo corso. Ho fiducia nella magistratura, chi ha commesso dei reati venga sanzionato e perseguito dalla Giustizia“.

Iodice, inoltre, denunciò anche le presunte pressioni ricevute da Lotito, che è anche proprietario della Salernitana, per appoggiare il presidente della Lega Pro Mario Macalli. Perquisiti anche gli uffici di Mario Macalli, presidente della Lega italiana calcio professionistico, e di Carlo Tavecchio, presidente della Federcalcio; i due tuttavia non sono indagati.

 

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