La conversione da musulmana a cristiana, i maltrattamenti, le percosse: infine la denuncia. Una giovane rom bosniaca di 22 anni è stata massacrata di colpi e ferita con forbici e un coltello dal suocero, ad Olbia, sotto gli occhi del marito perché rea di essersi convertita e di aver anche battezzato il figlio di un anno e mezzo.
Le indagini dei carabinieri hanno portato questa mattina all’arresto di Hego Adzovic, bosniaco di 52 anni. I militari di Olbia Poltu Quadu, hanno eseguito l’ordinanza di custodia cautelare emessa nei confronti dell’uomo che deve rispondere di maltrattamenti aggravati e reiterati.
L’ultima aggressione è stata violentissima, tanto da dover essere soccorsa in ospedale a causa di fratture multiple e ferite inferte con forbici e un coltello. Per lei una prognosi di 40 giorni di cure da parte dei medici.
In seguito agli accertamenti, gli investigatori hanno scoperto che la giovane madre era finita all’ospedale già nel 2013 e nel 2014, sempre con importanti lesioni mai denunciate.
Il capo famiglia, musulmano, è stato trasferito nella Casa circondariale di Sassari-Bancali, a disposizione dell’autorità giudiziaria, mentre la giovane ed il figlio sono stati allontanati dal Campo Rom di Olbia, dove viveva.