La polizia ha eseguito a Napoli un’ordinanza di custodia in carcere nei confronti di più di sessanta persone accusate, a vario titolo, di associazione mafiosa, omicidio, tentato omicidio, traffico di stupefacenti e possesso di armi. Tra i destinatari dei provvedimenti ci sarebbero anche dei minorenni.
L’operazione è scattata all’alba di martedì 9 giugno ed è coordinata dalla Direzione distrettuale antimafia e dalla procura della Repubblica presso il tribunale per i minorenni.
Le indagini della squadra mobile di Napoli hanno permesso di documentare la formazione di un pericoloso cartello camorristico composto principalmente da giovanissimi appartenenti a famiglie storiche della camorra che operavano nel centro cittadino, in specie nell’area di Forcella e Maddalena.
Questi i nomi degli arrestati: Luigi Giuliano, Giuseppe Giuliano, Daniele Giuliano, Ciro Giuliano, Antonio Giuliano, Guglielmo Giuliano, Luigi Jr Giuliano, Luigi Vicorito, Salvatore Cedola, Carmela De Rosa, Cristiano Giuliano, Giuliano Cedola, Manuel Brunetti, Salvatore Amirante, Crio Rinaldi, Raffaele Maddaluno, Enrico Massara, Alessio Vicorito, Francesco Lucenti, Domenico Giaquinto, Salvatore Pizzo, Gennaro Pollaro, Cesare Morra, Pasquale De Martino, Luigi Leanza, Antonietta Giuliano, Vincenzo Costagliola, Salvatore Brunetti, Ciro Brunetti, Beniamino Ambra, Salvatore Casaburi, Celestino Storto, Salvatore Del Prete, Rosario Cinque, Vittorio Cioffi, Raffaele Sollo, Salvatore Marino, Nunzio Nardo, Antonio Baldassarre, Assuntina Baldassarre, Emanuele Catino, Ciro Catino, Pasquale Catino, Antonio Esposito, Antonio Esposito, Alessandro Riccio, Giovanni D’Alpino.
Gli ordini di cattura sono stati emessi nei confronti di appartenenti ai clan camorristi Giuliano, Sibillo, Brunetti e Amirante. Le investigazioni hanno documentato la veloce ascesa del cartello composto dalle famiglie che, dopo aver scalzato con la violenza esponenti di clan avversi, avrebbero monopolizzato la gestione delle attività illecite della zona centrale di Napoli e gestito in particolare le piazze di spaccio e le attività estorsive in danno di operatori economici ed anche note pizzerie del centro storico. Individuati gli autori di omicidi e tentati omicidi commessi per affermare la supremazia territoriale del nascente gruppo criminale.