Il sofferto pari contro il Pescara (1 a 1) permette al Bologna di tornare tra le venti della Serie A dopo un lungo anno di esilio nel torneo cadetto. Certo, non dalla porta principale, perché sono serviti i playoff per riconquistare un posto nella massima categoria, ma l’unica cosa che contava era centrare l’obiettivo promozione: della serie “il fine giustifica i mezzi”.
I rossoblu ritrovano così quello che si potrebbe definire il loro ‘habitat naturale’, come ricorda il bilancio di 69 campionati di Serie A su 83 disputati, che vale il nono posto nella classifica del maggior numero di presenze delle formazioni nella massima serie italiana e inserisce di diritto il club emiliano nell’élite del calcio nostrano.
Sono ben sette, poi, gli scudetti conquistati dai felsinei nell’arco della loro gloriosa storia, che trovano posto in bacheca accanto a due Coppe Italia, tre Coppa dell’Europa Centrale (nota anche come Mitropa Cup), una Coppa Intertoto, una Coppa Alta Italia, una Coppa di Lega Italo-Inglese e un Torneo Internazionale dell’Expo Universale di Parigi 1937.
Insomma, la Serie A mancava al Bologna tanto quanto il Bologna mancava alla Serie A. E che dire del suo timoniere, quel Delio Rossi chiamato nel momento più importante della stagione per prendere il controllo di una situazione che rischiava di sfuggire di mano: bravo Delio, missione compiuta.