Enrico Letta si dimette da parlamentare. “Da oggi lascio il Parlamento, ho dato la lettera di dimissioni al presidente Boldrini. Do le dimissioni da Parlamento ma non dalla politica, perché dalla politica non ci si dimette. Continuerò ad impegnarmi in politica, in molti modi”. L’annuncio dell’ex premier Enrico Letta a Dimartedì, su La7.
“Il primo settembre comincio a lavorare, a Parigi, con la scuola di Affari Internazionali e Scienze Politiche. Mi sono fatto un’idea – spiega – che chi si occupa di politica oggi abbia anche un mestiere. La mia non è una resa, faccio un passo di lato perché credo che oggi non abbiamo ascoltato il messaggio molto forte che è venuto dai cittadini, che hanno detto basta con politica fatta da gente che non fa altro, non ha un mestiere. Ma per me é un rilancio, non starò zitto, dirò la mia”. Ed infatti Letta parla anche di Renzi. “Oggi abbiamo condizioni straordinarie per agganciare la crescita e io dico a Renzi: lavora per unire e fare le cose, non per l’occupazione del potere. Si sta discutendo di cambio dei vertici della Cassa Depositi e Presiti e della Rai, invece bisogna occuparsi delle cose da fare non delle poltrone da occupare”, sottolinea Letta, che aggiunge: “Renzi ha vinto le primarie, sbaglia chi pensa che sia un usurpatore, ma credo che debba unire perché l’Italia ha un’occasione straordinaria per cogliere la ripresa”.
E sulle elezioni in Campania, l’ex premier commenta: “De Luca secondo la legge Severino non può fare il presidente di una Regione. Punto. Uno può dire che quella legge è sbagliata, ma per vent’anni abbiamo combattuto contro Berlusconi che si faceva le leggi ad personam e le cambiava, con quale credibilità oggi noi ci troviamo con un presidente di una Regione che è nelle stesse condizioni?”, conclude Letta.