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Turchia, finisce l’era Erdogan dopo 13 anni | “Nessun partito può governare da solo”

Terremoto in Turchia: dopo 13 anni di ininterrotto potere dell’Akp e di Tayyip Erdogan si va verso il cambiamento. Il partito non ha più la maggioranza assoluta e all’orizzonte potrebbero esserci nuove elezioni visto che prima del voto tutti i partiti di opposizione avevano escluso una possibile coalizione con l’Akp.

Il presidente turco Tayyip Erdogan, ha dichiarato che nessun partito è in grado di governare da solo la Turchia. Per questo ha chiesto agli altri protagonisti della politica turca di collaborare per mantenere la stabilità del paese. “La decisione della nostra nazione è al di sopra di tutto – ha fatto sapere in un comunicato Erdogan, nella prima comunicazione ufficiale, dopo il voto di ieri – . Credo che i risultati non diano la possibilità di consegnare la guida del paese a un singolo partito”.

> RECORD PRESENZA DONNE IN PARLAMENTO

Il partito islamico, che ha ottenuto il 40,80% (contro il 50 alle politiche del 2011), perde la maggioranza assoluta in parlamento che aveva dal 2002. Il primo partito dell’opposizione, il socialdemocratico Chp di Kemal Kilicdaroglu ottiene il 25,05% e 132 seggi, i nazionalisti del Mhp di Devlet Bahceli il 16,36% e 81 deputati. Il partito curdo Hdp di Selahattin Demirtas, fondato nel 2014, supera ampiamente la soglia di sbarramento del 10%, ottenendo il 13% dei voti e 79 seggi.

L’affluenza alle urne è stata alta, all’86,49%.

Ad Ankara si apre adesso una delicata fase per la formazione di un nuovo governo. Il presidente Erdogan, secondo diversi analisti, dovrebbe incaricare una personalita’ dell’Akp, il partito che ha ottenuto più voti, di formare il nuovo governo, ricercando una alleanza con i nazionalisti del Mhp. Prima del voto tutti i partiti di opposizione hanno escluso una possibile coalizione con l’Akp. Il dirigente del Chp a Istanbul Murat Katayalcin ha chiesto la scorsa notte che Erdogan dia l’incarico al leader del suo partito Kemal Kilicdaroglu.

Insieme i tre partiti di opposizione hanno 292 seggi su 550 in parlamento. Mhp e Hdp sono però su posizioni opposte sul processo di pace in Kurdistan. Il risultato elettorale è “l’inizio della fine” per l’Akp del presidente Erdogan”, ha dichiarato il leader del partito nazionalista Mhp Devlet Bahceli.

Una questione, quella delle alleanze, sulla quale era intervenuto, con una sfida aperta ai tre principali partiti di opposizione, il vice premier della Turchia Bulent Arinc. “Se ci deve essere una coalizione, il Chp, l’Mhp e l’Hdp dovrebbero provare a formarne una. Lasciamoli provare prima, se dovessero fallire l’Akp è pronto a fare la sua parte”.

Denise Marfia

Il giornalismo è passione rimasta intatta dopo oltre 16 anni di lavoro. 'Nata' giornalisticamente in TV, ho collaborato con diversi quotidiani e radio. Ho curato uffici stampa della pubblica amministrazione e di enti. Lavoro presso l'Istituto Superiore di Giornalismo. Settore di competenza: cronaca nera, politica e sportiva.

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