È morto Antonio Foffani, professore ordinario di chimica fisica all’università di Bologna tra il 1969 e il 1992, precursore degli studi sulle reazioni delle molecole organiche. L’annuncio della scomparsa è arrivato dall’ateneo dell’Alma Mater, a funerali avvenuti. Foffani aveva 92 anni, ed è morto a Imola.
Nato nel 1923 a Venezia, Foffani si era laureato con lode in chimica all’università di Padova nel 1947. Entrò a fare parte della scuola di chimica fisica padovana, e nel 1953 trascorse circa un anno a Boston, allo Spectroscopy Laboratory del Massachusetts Institute of Technology (MIT), grazie a una borsa di studio del CNR.
Sul finire degli anni Cinquanta, dopo avere ottenuto la libera docenza in elettrochimica e in chimica fisica, vinse la cattedra di chimica fisica all’Università di Catania, dove restò fino agli inizi degli anni Sessanta, quanto si spostò all’università di Perugia. Tra fine anni Sessanta e inizio anni Settanta si trasferì poi all’università di Bologna, nella storica sede dell’istituto Ciamician.
Qui continuò le attività già avviate in precedenza nei campi della dinamica molecolare, dell’elettrochimica e dello studio della cinetica. In particolare, poi, Foffani si occupò di reazioni ione-molecola mediante lo Ion Trap Mass Spectrometry (ITMS), studiando reazioni tra frammenti di organometallici e molecole organiche, nonché di studio di catalizzatori supportati su polimero solido, la sua porosità e le cinetiche di idrogenazione di idrocarburi
Altro nuovo campo di studio su cui Foffani si applicò fu quello dell’Electron Transmission Spectroscopy, per lo studio di sistemi anionici in fase gassosa e del metodo di calcolo MSXα. Divenne decano del Ciamician nel 1975 e va in pensione nel 1995.