Se n’è andato a sessantanove anni lo storico Giuseppe Casarrubea, studioso di Partinico che raccontò la storia del bandito di Montelepre, Salvatore Giuliano. I funerali si celebreranno martedì alle 10.30 nel santuario della Beata Pina Suriano, in via Crispi, a Partinico.
Casarubbea è ricordato, infatti, in particolar modo per “Portella della Ginestra. Microstoria di una strage di Statò”, libro che fu oggetto di un processo, intentato all’autore dal generale dei Carabinieri Roberto Giallombardo e che permise di dichiarare valida la sua ricerca storiografica.
Durante il processo la salma de bandito fu riesumata: Casarrubea ipotizzava, infatti, che la tomba custodisse il cadavere di un’altra persona, ma il test del DNA dimostrò che il profilo genetico era compatibile con quello di Giuseppe Sciortino, nipote di Giuliano, con il quale lo storico ebbe diversi scontri che lo portarono anche a querelarlo.
Tra le principali opere di Casarrubea, che si basavano su temi politici relativi ai rapporti tra mafia, neofascisti e apparati d’intelligence italiani e stranieri, ricordiamo: “Fra’ Diavolo e il governo nero. Doppio Stato e stragi nella Sicilia del dopoguerra” (Franco Angeli, 1998); “Portella della Ginestra 50 anni dopo (1947-1997)” (Sciascia, 1999-2001, tre volumi); “Salvatore Giuliano. Morte di un capobanda e dei suoi luogotenenti” (Franco Angeli, 2001); “Storia segreta della Sicilia. Dallo sbarco alleato a Portella della Ginestra” (Bompiani, 2005); “Morte di un agente segreto. Fra’ Diavolo, la banda Giuliano e il neofascismo in Sicilia (1943-47)” (L’Unità, 2006); “Stati Uniti, eversione nera e guerra al comunismo in Italia 1943-1947″ (con Mario José Cereghino, Biblioteca comunale di Piana degli Albanesi, 2007); “Lupara nera. La guerra segreta alla democrazia in Italia (1943-1947)”, con Mario José Cereghino (Bompiani, 2009); “La scomparsa di Salvatore Giuliano. Indagine su un fantasma eccellente”, con Mario José Cereghino (Bompiani, 2011).