Serviranno 15 anni per riportare il Pil ai livelli del 2007 anche se si cominciano già a vedere segnali di risveglio dell’economia italiana.
È quanto rappresentato dall’Ufficio studi della Confcommercio in occasione dell’assemblea annuale.
Migliorano i consumi, con una crescita congiunturale ad aprile dello 0,5%, la più elevata degli ultimi due anni, dopo il -0,1% di marzo. L’incremento tendenziale è dello 0,8% (+0,4% a marzo).
“Nel 2015 – precisa Confcommercio – il Pil crescerà dell’1,1% e i consumi dell’1,2%. La ripresa c’è, ma restano dubbi sulla sua intensità”.
Tra il 2007 e il 2014, ricorda Confcommercio, gli italiani hanno patito una riduzione in termini reali del 12,5% del Pil, del 14,1% per il reddito disponibile e dell’11,3% per i consumi.
Agli attuali tassi di crescita di Pil, consumi e reddito disponibile, solo tra 15 anni, nel 2027, si tornerà al Pil pro capite del 2007. La spesa delle famiglie pre-crisi si rivedrà nel 2030. Il reddito disponibile nel 2034. Per ridurre il recupero a 6-8 anni servirebbe un tasso di crescita doppio.
Come nota però l’Ufficio Studi Confcommercio, “la nostra economia non sperimenta da tempo” questi valori. Tuttavia “l’attivazione rapida delle riforme strutturali – aggiunge -, il consolidarsi di un diffuso clima di fiducia favorevole e una credibile politica fiscale distensiva renderebbero questa sfida alla portata del nostro Paese”.
“Nel 2014 – secondo l’Ufficio Studi Confcommercio -, la capacità del tessuto imprenditoriale dei servizi di mercato si è ridotta in maniera significativa, mostrando, tra iscrizioni e cancellazioni di imprese nei registri delle Camere di Commercio, un saldo negativo di circa 70mila unita’”. Grazie alla pur moderata crescita del Pil la demografia delle imprese è vista però in miglioramento, “con un rilancio delle iniziative imprenditoriali ed una frenata della forte emorragia di aziende finora registrata”.
Il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha voluto lanciare un messaggio ai partecipanti: “l’assemblea si apre quest’anno in una stagione di importante cambiamento, contraddistinta da una ripresa dell’attività economica anche in Italia. Ci sono segnali iniziali di ripresa economica che appaiono incoraggianti e di straordinaria valenza dopo i lunghi anni segnati dalla crisi e che inducono a moltiplicare gli sforzi”.