L’ottava edizione del Teatro del Fuoco International Firedancing Festival inizia da Catania, e prosegue dal 23 al 27 giugno, con la formula Busker Festival. Dal centro città, prende il via una parata che si snoda lungo le strade del centro storico del capoluogo etneo, tra via Etnea, Vittorio Emanuele, Garibaldi, Crociferi, piazza Duomo, piazza Università e il castello Ursino. Gli ultimi due giorni sono dedicati alle esibizioni in strada, con artisti provenienti dall’estero e un open space per gli artisti locali che vogliono far parte della kermesse.
Nella tappa catanese alle pendici dell’Etna – considerato dagli antichi popoli la montagna per eccellenza, per la maestosità e l’aura divina – il Teatro del Fuoco vuole rappresentare “un inno alla natura mediterranea, alla fertilità che svela i significati simbolici, gli aspetti culturali e identitari della Sicilia”, ha spiegato l’autrice della manifestazione, Amelia Bucalo Triglia.
Gli artisti che partecipano al Teatro del Fuoco provengono da Argentina, Francia, Svizzera, Germania, Nuova Zelanda, Polonia, Repubblica Slovacca, Israele, Ungheria e Australia. La tappa etnea della manifestazione fa parte del progetto “in I ART” del Comune di Catania, che si è detto “lieto di ospitare un festival che ha ottenuto importanti riconoscimenti come il premio dell’ex presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, e la realizzazione dello spettacolo del Tricolore per il Governo Italiano“.
Il programma di Catania parte martedì 23 e mercoledì 24 giugno, con l’avvio di laboratori di danza del fuoco al palazzo della Cultura (ore 17), che hanno lo scopo di legare insieme lo sviluppo delle maestranze locali, l’internazionalità della manifestazione e il racconto di un territorio d’interesse storico, naturalistico e culturale, considerato non a caso Patrimonio dell’Umanità dall’Unesco.
Dopo la tappa di Catania, il Teatro del Fuoco procede il tour tra le isole del Mediterraneo, facendo tappa alle Eolie, a Palermo e alle isole Egadi.